Chi siamo

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La Nostra scuola

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La scuola si qualifica come Scuola Cattolica e come tale, oltre a impegnarsi per la formazione umana dei bambini, si assume come dimensione caratteristica e costitutiva, l’impegno di creare all’interno del contesto scolastico un ambiente comunitario permeato di spirito evangelico, di libertà e di spirito di famiglia, caratteristica propria del carisma delle suore Figlie di S. Anna.

Per sostenere e accompagnare i bambini nello sviluppo armonico della personalità la Scuola cura che le insegnanti siano, oltre che preparate culturalmente, professionalmente e cristianamente, aperte all’arte pedagogica e continuamente aggiornate, in modo che la loro attività educativa sia svolta nel rispetto di ciascun bambino e bambina, in stretta collaborazione educativa con la famiglia.

La direzione della Scuola si avvale dell’importante e insostituibile collaborazione degli organi collegiali. I rappresentanti delle sezioni eletti ogni anno dai genitori, insieme alla Superiora, la Coordinatrice Didattica, il Presidente e le insegnanti, formano il Consiglio d’Istituto che si adopera per una mediazione attiva e concreta tra SCUOLA e FAMIGLIA.

Considerando la realtà attuale della Scuola la missione che si intende perseguire è caratterizzata da:

  • Attenzione costante alle famiglie offrendo opportunità di formarsi umanamente, pedagogicamente e spiritualmente, rifacendosi al modello educativo della Beata Madre Rosa Gattorno (fondatrice delle Figlie di S. Anna) la cui caratteristica è la donazione materna intesa come:
    • AUTOREVOLEZZA
    • SAGGEZZA
    • AMORE
  • Attenzione particolare all’integrazione dei bambini e delle loro famiglie provenienti da altri Paesi.
  • Accoglienza, sostegno e accompagnamento degli alunni diversamente abili e dei loro genitori con amore materno favorendo atteggiamenti di pazienza e fiducia nelle loro capacità.

 

Figlie di Sant'Anna

La congregazione venne fondata da ROSA GATTORNO, nata a Genova nel 1831 in una famiglia agiata. Lo zio materno, Federico Campanella, amico di Giuseppe Mazzini, portava in casa Gattorno i maggiori patrioti del tempo, come ad esempio Goffredo Mameli, e la giovane Rosa intratteneva gli ospiti con amabili conversazioni, col suono del pianoforte e col canto, e riscuoteva anche da loro; ammirazione e stima per la coerenza della sua fede e per la sua bontà.